Il riso rosso fermentato altro non è che riso comune (Oryza sativa) fermentato da vari ceppi del Monascus purpureus, chiamato anche lievito rosso per via della sua colorazione.
L’interesse per il riso rosso è legato proprio alla presenza di Monascus purpureus; durante la sua attività fermentatrice questo lievito si arricchisce di un gruppo di sostanze, dette monacoline, tra queste spicca la monacolina K, la cui struttura chimica è simile alla lovastatina (un farmaco appartenente alla categoria delle statine) di cui ne mima l’attività farmacologica.
L’assunzione giornaliera di estratto di riso rosso fermentato ha permesso di ridurre dal 22 al 26% il colesterolo LDL.
La terapia contro il colesterolo alto è cronica, va continuata per tutta la vita infatti, appena si smette di assumere le statine, i valori di colesterolo nel sangue cominciano ad aumentare nuovamente e la stessa cosa accade anche con gli integratori a base di riso rosso fermentato, pertanto, pur trattandosi di integratori è sempre importante affidarsi al controllo di un medico perchè l’assunzione per un lungo periodo porta a effetti indesiderati.
Devono evitarlo in particolar modo le donne in gravidanza e in allattamento, chi ha problemi al fegato o ai reni oppure chi assume già farmaci per abbassare il colesterolo che contengono statine.
Bisogna ricordare che gli integratori a base di riso rosso fermentato, così come le statine, vanno inseriti nel contesto di uno stile di vita attivo e di un’alimentazione adeguata, due provvedimenti imprescindibili quando si ha la necessità di abbassare i livelli di colesterolo nel sangue.